Imprese: come ripartire dopo il lockdown

di Antonio Angioni e Matteo Melloni

Le imprese in tutto il mondo stanno affrontando una delle crisi più gravi dal ’29. Il lockdown ha scatenato sul mondo del lavoro uno tsunami dagli effetti ancora non chiaramente delineati, ma dall’impatto più o meno grave e che sicuramente non hanno risparmiato alcun settore.

Le imprese colpite dal coronavirus? Si sfiora il 100%

Per chiarire gli effetti di quest’onda distruttiva ci affidiamo ai numeri emersi da una recente indagine commissionata da Confindustria cui hanno partecipato 4.420 imprese. Il 97,2% delle imprese italiane ha subito un impatto negativo dalla pandemia, addirittura “molto grave” per almeno la metà di esse (43,7%): il 36,5% di chi ha partecipato alla survey ha dovuto chiudere la propria attività, mentre il 33,8% l’ha chiusa parzialmente. Si è registrato un calo del 32,6% del fatturato e del 32,5% delle ore lavorate (valori che scendono rispettivamente al 39,7% e 37,3% per le aziende con meno di 10 addetti).

Il calo della domanda interna e l’impatto sul mondo del lavoro

Se l’84,5% delle aziende sta riscontrando problemi relativi al rallentamento della domanda, sia interna che internazionale, il disagio più evidente si riscontra tuttavia per effetto del calo della domanda di beni e/o servizi di consumo in Italia. Gravissimo l’impatto di questa crisi sui lavoratori: oltre il 50% sembra destinato a dover ricorrere ad ammortizzatori sociali e, mentre Il 26,4% dei dipendenti totali delle aziende intervistate sta lavorando in smart working (poco male, anzi…), il 43% risulta invece essere inattivo.

Quali strategie per reagire in tempi rapidi?

Il dato più allarmante che emerge da questa indagine è che il 78,2% degli imprenditori si sentono disarmati e hanno dichiarato di non poter far altro che attendere il ritorno alla normalità. In realtà, in questo panorama che sembra aver spazzato via business model e punti di riferimento tradizionali, c’è chi, come Poliedros Management Consulting, ha l’ambizione di rispondere ai bisogni immediati di ricostruzione e di rilancio, concentrandosi su tre focus: l’efficiency, ovvero l’ottimizzazione dei costi e dei processi, la qualità dell’execution, ovvero delle scelte strategiche imposte dall’attuale situazione del mercato, e l’environment, ovvero la messa a fuoco di eventuali nuove gestioni organizzative per effetto del rispetto degli obblighi di distanziamento sociale.

Tre aree cruciali, focalizzandosi sulle quali è possibile adottare soluzioni contingenti in tempo zero. La ricetta, insomma, non è aspettare che la realtà torni quella di prima, ma di cambiare l’azienda per farla tornare efficiente in una realtà mutata.

Approcci non miracolistici per reagire in tempo zero

Analisi serie e ricette proattive. Questo è quello che propone Poliedros Management Consulting alle aziende che stanno richiedendo la sua consulenza. Risultati? I più diversi: c’è chi ha capito di dover rivoluzionare la propria governance, chi ha individuato nella propria organizzazione il proprio tallone d’Achille, chi ha messo mano ai propri flussi amministrativi o al rapporto con gli istituti bancari e chi sta riportando in Italia la propria produzione, avendo toccato con mano gli effetti più drammatici di una delocalizzazione spinta. Come a dire: non tutto il male vien per nuocere.

10 settembre 2020 – Corriere della Sera